Depositati i motivi con cui il club chiede la riammissione alla Serie C. Chierchia, dimissioni ufficiali nel prossimo consiglio. Quote, il giudice decide entro 48 ore
TERAMO – La Teramo Calcio ha depositato oggi al Collegio di Garanzia dello Sport – Sezione sulle controversie in tema di ammissione ed esclusione dalle
competizioni professionistiche – il ricorso contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) contro la decisione con cui il Consiglio Federale, lo scorso 8 luglio, non ha concesso il club la Licenza Nazionale 2022/2023, con conseguente non ammissione della società al campionato di Serie C.
Attraverso motivi che i legali del Teramo ritengono fondati, si chiede all’organo del Coni l’annullamento della decisione della Covisoc del 1° luglio, quella che ha ritenuto non sussistenti i requisiti del Teramo sotto i profili giuridico e finanziario nonchè quella parte del sistema delle licenze nazionali che prevede “la perentorietà del termine” di iscrizione del 22 giugno che non ammette depositi o integrazioni successivi.
Il Teramo fonda buona parte del suo ricorso sulla particolare situazione in cui versa la società dal novembre scorso, quando cioè alcune società dei fratelli Ciaccia, tra le quali quelle che, direttamente o indirettamente, controllano il 60% del pacchetto azionario del Teramo, sono state posto sotto sequestro. E’ probabile che in questo grado di giudizio possa avere un riflesso minore la questione dell’Iva non versata, ovvero la decadenza dalla rateizzazione che era stata avviata negli anni passati, qualora fosse riconosciuto l’adempimento postumo con accoglimento da parte dell’Agenzia per la Riscossione. Piuttosto complicata appare invece la questione dell’indice di liquidità, ovvero della dimostrazione della garanzia di continuità societaria.
Il Teramo chiede ovviamente l’ammissione al Campionato di Serie C 2022/2023, “anche mediante remissione in termini e/o appello al soccorso istruttorio, per consentire al Club di regolarizzare la propria posizione nonché, solo in subordine, per l’accertamento del diritto di concorrere in Serie C anche in sovrannumero“.
Intanto, sul fronte societario, oggi era in programma l’assemblea dei soci che si è tenuta regolarmente: l’amministratore unico Massimo Chierchia ha rimesso il mandato, ma resta in carica fino al provvedimento del Giudice e, quindi, alla prima assemblea successiva al provvedimento, si nominerà un nuovo amministratore. Quanto al dissequestro delle quote, fonti vicine all’amministratore giudiziario fanno sapere che una decisione del giudice potrebbe essere nota tra domani o dopodomani.